Cana di Galilea, Nazareth
A Cana di Galilea Gesù compì il primo dei suoi miracoli. In un matrimonio dove erano invitati, Gesù cambiò l’acqua in vino venendo incontro ad una richiesta di Maria sua madre, nel momento in cui gli sposi terminarono il vino da offrire agli invitati così manifestò la sua gloria divina e suscitò la fede dei suoi discepoli.
Nel XVII secolo Kafr Kana venne ufficialmente riconosciuta dal Vaticano, il pontefice confermò si trattasse effettivamente dell’antica Cana di Galilea, e grazie a tale riconoscimento il villaggio fu aggiunto alla lista dei luoghi sacri del Cristianesimo.
Nel centro del villaggio si trovano i resti di antichi edifici e sepolcri. I residenti hanno costruito nuove abitazioni nel sudest e nel nordest dell’antico villaggio, e il punto più importante è la Chiesa cattolica, costruita nel 1879 nel tradizionale luogo del miracolo del vino. Accanto a questa chiesa vi è la chiesa greco-ortodossa di San Giorgio, costruita nel 1886, che custodisce i due orci in pietra dove, secondo gli osservanti della fede greco-ortodossa, era contenuta l’acqua trasformata in vino da Gesù.
Un’altra chiesa, dedicata a San Bartolomeo, è stata costruita, secondo la tradizione, nel luogo dove risiedeva Nathaniel di Cana, ovvero San Bartolomeo, uno dei discepoli di Gesù.
Ispirata dal miracolo del vino, si è sviluppata la tradizione di celebrare qui i matrimoni, così come di rinnovare le promesse di nozze per rafforzare l’unione, ed i visitatori sono soliti acquistare il vino nel villaggio. Le strade, attorno alle chiese e nel centro del villaggio, sono state ricostruite con l’aggiunta di una passeggiata che collega i centri religiosi, lungo la quale si incontrano piccole piazze dove è possibile sostare, e ammirare le facciate e i cortili degli edifici, magnificamente rifiniti.
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