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Santiago de Compostela

Pellegrinaggi 2024
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La Cattedrale di Santiago de Compostela

La basilica cattedrale metropolitana di San Giacomo di Compostela, o più semplicemente cattedrale di San Giacomo di Compostela, è la chiesa madre dell’arcidiocesi di Santiago di Compostela, basilica minore e uno dei massimi santuari cattolici del mondo; al suo interno, nella cripta, i fedeli venerano le reliquie dell’apostolo Santiago o Maior/el Mayor (san Giacomo il Maggiore), patrono di Spagna. La cattedrale di Santiago è alla fine del Cammino di Santiago di Compostela, storico pellegrinaggio di origine medievale.

Nel 2010 vennero eseguiti importanti lavori di restauro nella cattedrale, in vista di un flusso di pellegrini molto maggiore per quell’anno.

Cenni storici
Secondo la leggenda, il corpo dell’apostolo Giacomo il Maggiore fu rinvenuto nel IX secolo nell’area dove sorge la cattedrale. Una prima chiesa intitolata a San Giacomo venne qui costruita all’inizio del IX secolo, per volere di Alfonso II delle Asturie. Successivamente, nell’899, sotto re Alfonso III, la prima chiesa fu rimpiazzata da un’altra più grande, in stile protoromanico.

Nel 997, durante il saccheggio della città di Santiago de Compostela da parte dei berberi comandati da Almanzor, la chiesa protoromanica venne incendiata e le sue porte e campane fatte trasportare, dagli schiavi cristiani, alla grande moschea di Cordoba.

Nel 1095 il papa Urbano II decretò il trasferimento della sede vescovile di Iria Flavia, l’attuale Padrón, a Santiago de Compostela.

L’inizio dei lavori dell’attuale cattedrale risale al 1075. Il tempio, in stile romanico, venne completato nel XIII secolo e consacrato nel 1211, alla presenza del re Alfonso IX di León.

Si tratta di uno degli edifici che meglio rappresenta il tipo di chiesa romanica che scandisce il cammino di Santiago di Compostela tra Francia e Spagna (Sainte-Foy di Conques, Saint-Martial de Limoges, San Martino di Tours e Saint-Sernin a Tolosa), caratterizzato dall’abside con cappelle radiali e deambulatorio. Subì modifiche tra XVI e XVIII secolo.

Descrizione Facciata Esterna
In stile barocco, la fachada do Obradoiro fu edificata da Fernando de Casas Novoa, tra il 1738 e il 1750, allo scopo di proteggere il portico della Gloria dai danni delle intemperie alle quali era esposto. L’Obradoiro, rivolta a occidente, verso l’omonima piazza, costituisce l’ingresso principale della cattedrale ed è preceduta da una scalinata monumentale, realizzata nel 1606. Ai lati si innalzano le due torri, di origine medievale, alte 76 metri; nella torre destra, detta torre das Campás, si trova la statua di santa Maria Salome, madre di san Giacomo, mentre la statua di Zebedeo, padre dell’apostolo, orna la torre sinistra, la torre da Carraca. Al centro, nella parte più alta della facciata, campeggia la statua del titolare della cattedrale.

Interno
Portico della Gloria
Superato il portale della facciata barocca dell’Obradoiro, si entra nel nartece della cattedrale, noto come portico della Gloria. Il portico è un capolavoro della scultura romanica, costruito per volere di re Ferdinando II di León tra il 1168 e il 1188, ad opera del Maestro Matteo. Il portico è costituito da tre campate voltate a crociera e presenta tre portali scolpiti, tramite i quali si accede alle navate. Il portale centrale, il più grande, è architravato e diviso al centro da una colonna, dove campeggia la statua dell’apostolo Giacomo. Sulla lunetta si trova la rappresentazione scolpita della corte della Gerusalemme Celeste, secondo la descrizione dell’Apocalisse di Giovanni, con al centro il Cristo in Maestà, circondato dai “quattro esseri viventi”, simbolo degli evangelisti, da angeli e dalle anime dei giusti. Sull’archivolto sono rappresentati i ventiquattro vegliardi. Sugli stipiti vi sono le statue di apostoli e profeti.

 

Capela Maior
La Capela Maior (il coro o presbiterio) è il cuore della cattedrale. Vi si trova il sontuoso altare maggiore, sormontato da un baldacchino. L’altare, in stile barocco, opera di Juan de Figueroa, risale alla fine del XVII secolo e contiene la statua in pietra di Santiago, opera del XIII secolo influenzata dal maestro Mateo, ricoperta da un mantello d’argento. I pellegrini, salendo una scala situata dietro l’altare, hanno accesso a un angusto spazio dal quale è possibile abbracciare la statua e baciare il mantello.

Organo a canne
Nella cattedrale si trova l’organo a canne Mascioni opus 1010, costruito nel 1977. Ospitato all’interno delle due casse scolpite dei due precedenti organi barocchi, realizzati fra il 1704 e il 1712 dall’organaro spagnolo Manuel de Las Vinas, è a trasmissione elettrica ed ha tre tastiere di 61 note ciascuna ed una pedaliera concavo-radiale di 32.

La storia del Cammino di Santiago

La storia del cammino di Santiago de Compostela è attraversato da mille anni da una rete infinita di percorsi tracciati dai pellegrini medievali che per fede o imposizione hanno camminato alla tomba di San Giacomo e che oggi sono riconosciuti e tutelati dall’UNESCO come itinerari storici e culturali e, quindi, Patrimonio dell’Umanità. Molti credono che il Cammino di Santiago sia un sentiero che attraversa la Spagna settentrionale e, partendo dai Pirenei conduce fino alla cattedrale di Santiago de Compostela in Galizia e termina sulla Costa da Muerte, sull’Oceano Atlantico, a Finisterrae o Muxia. In realtà è molto di più. Il nome Cammino di Santiago indica non un solo percorso, bensì infinite strade e sentieri che, da ogni parte d’Europa conducono e condussero i pellegrini fino a Santiago de Compostela e alle sponde dell’Oceano.

storia del cammino de Santiago
Mappa verso Santiago de Compostela

Il percorso noto come il cammino francese, che conduce i pellegrini dal versante francese dei Pirenei, attraverso tutta la Spagna settentrionale fino alla cattedrale di Santiago de Compostela e poi a Finisterrae o Muxia, ricalca il viaggio narrato nel quinto libro del Codex Calixtinus, scritto, secondo la tradizione, da Aiméry Picaud nel XII secolo (la redazione del Codice in sé viene però datata attorno al 1260). Tale volume è dedicato alla gloria di San Giacomo Maggiore e al suo culto in Santiago de Compostela ed è una fonte imprescindibile per studiare le origini del Cammino di Santiago.

Storia del cammino a Santiago de compostela
Sentieri verso Santiago

Nel terzo libro del Codice, si narra come avvenne la traslazione del corpo di San Giacomo da Gerusalemme fino in Galizia. Ricordiamo che l’Apostolo la cui tomba è venerata e conservata nel cuore della Cattedrale di Santiago de Compostela è San Giacomo Maggiore, fratello di Giovanni e figlio di Zebedeo, nonché, secondo la versione compostellana, primo vescovo della Chiesa di Gerusalemme dopo la morte di Gesù. L’Apostolo, dopo l’Ascensione di Gesu, lasciò la Palestina per evangelizzare la penisola iberica, ma ebbe un ben misero successo, riuscendo a convertire e raccogliere attorno a sé solo una manciata di discepoli.
Giacomo tornò a Gerusalemme, dove divenne capo della comunità cristiana. A Gerusalemme incontrò la morte per decapitazione fra il 41 e il 44 d.C., per ordine di Erode Agrippa I. I pochi discepoli ispanici che l’avevano seguito a Gerusalemme, trafugarono il corpo e lo caricarono su una barca senza equipaggio che, guidata dagli angeli, li condusse alla foce del fiume Ulla, presso il capo di Finisterre in Galizia. Anche lì, però, i cristiani erano perseguitati e i discepoli dovettero difendere le spoglie del loro maestro dalle persecuzioni della Regina Lupa e da Re Duyo. Miracolosamente, la Regina Lupa si convertì alla fede cristiana e l’Apostolo trovò sepoltura nella piana in cui sorgerà secoli dopo la città di Santiago. Dopo tali avvenimenti, il luogo di sepoltura fu dimenticato.

Storia del cammino a Santiago di compostela
Cammino a Santiago

Le origini e la storia del cammino di Santiago de Compostela

Nel IX secolo, nella diocesi di Iria Flavia, un eremita chiamato Pelagio ebbe una visione in cui gli apparvero delle luminarie nel cuore di una selva, mentre udiva cantare gli angeli. L’eremita avvertì dell’accaduto il vescovo Teodomiro, il quale, accorso sul posto, scoprì una tomba che conservava i resti di tre individui, dei quali uno aveva il capo mozzato ed era identificato dalla scritta “Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomé”. Sul luogo della tomba venne costruita, per ordine di Alfonso II re delle Asturie, la prima cattedrale, dove nell’893 presero dimora i primi monaci benedettini, e attorno ad essa sorse la città di Santiago de Compostela. Al di là della tradizione, gli scavi archeologici effettuati nel XX secolo, hanno mostrato come sotto la cattedrale jacopea si trovi una necropoli cristiana, romana e germanica, databile ai secoli I-VII d.C..
La città di Santiago prese così il nome dall’Apostolo e tradizionalmente dal “Campo di stelle” della visione di Pelagio e iniziò fin dai primi secoli ad accogliere i primi pellegrini.

La storia del cammino de Santiago
Don Pelagio

In Europa

Oltre ai monaci cluniacensi, dopo l’inizio delle Crociate e la fondazione degli ordini militari (Cavalieri del Tempio, Cavalieri di San Giovanni, Cavalieri Teutonici, …), nell’accudire i pellegrini si aggiunsero proprio questi originali ordini monastici, che avevano fra i propri scopi la protezione dei fedeli che si recavano per motivi di fede nei luoghi della Terra Santa e presso gli altri grandi santuari della Cristianità. In effetti, uno degli aspetti più problematici che doveva affrontare un uomo dell’Anno Mille che decideva di mettersi in viaggio per centinaia di chilometri attraverso l’Europa, era quello della propria sicurezza ed integrità fisica: oltre alle intemperie e alle fatiche del viaggio, nei boschi, sulle montagne e nelle lande desolate erano spesso in agguato gruppi di banditi, pronti a rapinare ed uccidere. Il ruolo dei monaci cavalieri era spesso proprio quello di proteggere i pellegrini e mantenere la sicurezza sulle strade.

Il Cammino Francese divenne una vera e propria direttrice per i pellegrini di tutta Europa: esso sfruttava vie di comunicazione preesistenti, soprattutto antiche vie romane, e venne munito di infrastrutture preziose, quali ponti, ostelli, ospitali, chiese, abbazie e monasteri che prestavano soccorso e accoglienza ai viandanti. Lungo l’itinerario sorsero anche numerosissimi centri abitati, che sfruttavano e assistevano i pellegrini (il pellegrino, come oggi il turista, aveva necessità di trovare alloggio e di comprare del cibo, divenendo perciò una fonte di ricchezza in regioni spesso desolate e quasi disabitate, come le Mesetas fra le città di Burgos e di Leon).

Accanto al Cammino Francese, oggetto del quinto libro del Codex Calixtinus, si sviluppò una fitta rete di strade e percorsi che attraversavano l’Europa diretti a Santiago de Compostela. Quello più frequentemente percorso dai pellegrini provenienti dall’Italia era noto come Via Tolosana, che risaliva la valle del Rodano, facendo tappa nella città di Arles, poi a Narbonne e Tolosa, per valicare infine i Pirenei al Passo di Somport, dove il pellegrino avrebbe potuto trovare rifugio nell’Ospitale di Santa Cristina.
san giacomo maggiore
Dopo la creazione di percorsi protetti e ben attrezzati, un ulteriore fattore che favorì l’aumento dei pellegrini diretti a Santiago de Compostela fu l’istituzione da parte di Papa Callisto II nel 1122 dell’Anno Santo Jacobeo, che si celebra ogni anno in cui il 25 luglio, festa di San Giacomo Maggiore, cade di domenica (il più recente è stato il 2010); il pontefice successivo, Alessandro III, invece, concesse l’Indulgenza Plenaria a chi visitasse la cattedrale di Santiago de Compostela durante gli Anni Santi Jacobei. Di conseguenza, i pellegrini iniziarono a compiere il Cammino non solo spinti dal desiderio di ricevere grazie o miracoli, ma anche dalla certezza del perdono dei peccati. In seguito a questi eventi, il pellegrinaggio ad limina Sancti Jacobi riscontrò un grandissimo successo per tutto il XII e il XIII secolo, diventando una dei tre grandi pellegrinaggi della Cristianità, con Gerusalemme e Roma.

Foto e Video
Info Utili

DOCUMENTI
Carta d’identità valida per l’espatrio senza timbri di rinnovo. Per chi fosse in possesso di carta d’identità cartacea o elettronica con timbro o foglio di proroga, consigliamo vivamente di rifare il documento in quanto potrebbero verificarsi respingimenti al momento della partenza. La nostra organizzazione non si assume alcuna responsabilità per negato imbarco, la validità dei documenti d’identità è a carico esclusivo del singolo passeggero.

BAGAGLIO
A bordo è consentito un solo bagaglio a mano che non superi i 8 Kg di peso e la cui somma (altezza, lunghezza e profondità) non superi i 115 cm. Nel bagaglio a mano non devono essere trasportati liquidi e oggetti taglienti , possono essere inseriti nel bagaglio da spedire che non deve superare i 23 Kg. Sono considerati oggetti taglienti: forbicine, pinzette e limette per unghie. Sono considerati liquidi: dentifricio, creme, saponette, mascara ecc… I medicinali, anche se liquidi, potranno essere portati a bordo se accompagnati da ricetta medica. Chi volesse portare nel bagaglio a mano liquidi dovrà attenersi scrupolosamente alle norme per il trasporto dei liquidi: I liquidi dovranno essere contenuti in singoli recipienti con capacità massima di 100 ml ciascuno. Dovranno essere trasportati in buste di plastica trasparenti e richiudibili della capacità massima di 1 litro per passeggero. (Massimo 10 bottigliette da 100 ml ognuna ).

TELEFONO
Per chiamare dal Portogallo verso l’Italia, bisogna inserire il nostro prefisso internazionale +39 seguito dal numero fisso (compreso il prefisso con lo 0) o dal cellulare. Per farvi chiamare dall’Italia bisogna comporre lo 00 (prefisso internazionale) poi 351 (Portogallo) quindi il prefisso della città e poi il numero fisso. Per chiamare in Spagna comporre lo 0034 seguito dal prefisso della città senza lo zero (981 per Santiago) e dal numero dell’abbonato. Per telefonare in Italia dal Portogallo o dalla Spagna, comporre lo 0039 seguito dal prefisso della città con lo zero, più il numero dell’abbonato.

CLIMA E ABBIGLIAMENTO
Il clima di Lisbona/Fatima è fortemente influenzato dall’Oceano Atlantico che modera il caldo asfissiante dell’estate e riscalda le giornate invernali. Il clima portoghese è mite, con estati lunghe e calde e inverni non troppo freddi. Difficilmente si arriva a temperature prossime allo 0. Consigliamo pertanto, indipendentemente dalla stagione, di portare un capo pesante, un impermeabile, un ombrello e scarpe comode.

FUSO ORARIO
Un ora in meno rispetto l’Italia

VALUTA
Dal 1° gennaio 2002, in Portogallo è in vigore l’euro.

ASSISTENZA SANITARIA
Raccomandiamo di portare con sé la nuova tessera sanitaria. Chi ne fosse sprovvisto, contatti la propria ASL di appartenenza.

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