Vaticano Antipedofilia
Garantiremo esercizio responsabilità
“Il bene di un bambino o di un adulto vulnerabile è prioritario nel momento in cui viene presa qualsiasi decisione”. E’ la posizione della neonata Pontificia commissione per la tutela dei minori istituita poco più di un mese e mezzo fa da Papa Francesco ed entrata subito nel vivo dei lavori.
I membri dell’organismo vaticano hanno tenuto il loro primo incontro durante i primi tre giorni del mese di maggio nella residenza di Bergoglio, Casa Santa Marta, per presentare al Papa argentino raccomandazioni relative alle funzioni che dovrà assumere la commissione e fare proposte per la nomina di ulteriori membri provenienti da diverse parti del mondo.
Gli otto membri dell’organismo vaticano anti pedofilia hanno precisato, inoltre, che “negli statuti intendiamo presentare proposte specifiche per sottolineare le vie per sensibilizzare le persone sulle tragiche conseguenze degli abusi sessuali e sulle conseguenze devastanti del mancato ascolto, dei mancati rapporti di sospetto di abusi, e del mancato sostegno alle vittime di abusi sessuali e alle loro famiglie. Mentre i cattolici si impegnano a rendere le nostre parrocchie, scuole e istituzioni, luoghi sicuri per tutti i minori, noi ci impegniamo insieme con le persone di buona volontà a garantire che i bambini e gli adulti vulnerabili siano protetti dagli abusi”.
A spiegarlo alla stampa è stato il cardinale di Boston, il cappuccino Sean Patrick O’Malley, a guida della diocesi dove nel 2002 scoppiò in modo impressionante lo scandalo della pedofilia. Accanto a O’Malley, che fa parte del “G8” di Papa Francesco che sta lavorando alla riforma della Curia romana, era seduta l’irlandese Marie Collins, la vittima degli abusi che fa parte della commissione anti pedofilia, che ha risposto alle domande dei giornalisti.